Gli inchiostri: consigli per i calligrafi

La scelta dell’inchiostro è dunque cruciale come quella della carta. Da queste decisioni dipenderà il destino dei nostri lavori calligrafici: una carta di buona qualità e un inchiostro al nerofumo possono tranquillizzarci sulla durata e inalterabilità delle nostre opere! Ma gli inchiostri non sono gli unici materiali usati nella scrittura, si può scrivere con le tempere e con molto altro.
Scegliere bene un inchiostro per un lavoro è importante ai fini dell'operatività e del risultato finale. Dovrò pulire spesso il mio pennino mentre lavoro perché l'inchiostro tende a corroderlo o a incrostarlo? Mi interessa che i colori rimangano fedeli nel tempo senza sbiadire? Vediamo le principali caratteristiche di un inchiostro che possono essere utili ai fini della sua scelta:

Gli inchiostri e le loro caratteristiche

Composizione
La classificazione qui proposta (da La fabbricazione degli inchiostri, G. Datorino) semplifica la trattazione degli inchiostri, con la precisazione che spesso questi componenti vengono associati in uno stesso prodotto.

1) inchiostri neri
- ferro-gallico
- da campeggio o altri coloranti naturali
- da coloranti artificiali (aniline)
- da nerofumo
- per penne stilografiche

2) inchiostri colorati (o inchiostri di anilina)

3) inchiostri metallici (da polveri metalliche in soluzione con gomma arabica, gelatina animale, caseina o pectina)

4) inchiostri solidi (da nerofumo)
Scorrevolezza
La scorrevolezza è la capacità dell'inchiostro di fluire facilmente nel pennino e sulla carta e dipende dall'equilibrio tra il solvente e gli addensanti e additivi impiegati per prepararlo.
Stabilità alla luce
I coloranti sintetici, come le aniline, tendono a sbiadire e a cambiare colore se esposte alla luce: teniamolo presente se vogliamo che il nostro lavoro resti inalterato nel tempo. Gli inchiostri a base di nerofumo resistono bene alla luce (basti pensare ai papiri egizi!). L'inchiostro ferro-gallico può nel tempo cambiare dal nero al marrone, per via della progressiva ossidazione del ferro, con una variabilità in base ai componenti impiegati per prepararlo. Questa variazione di colore, che possiamo notare nei manoscritti medievali, richiede comunque molto tempo (e non necessariamente danneggia l'aspetto della pagina).
Penetrazione e asciugatura
Un inchiostro per la scrittura dovrebbe asciugare rapidamente sulla carta senza penetrarvi troppo. L'asciugatura dipende dal tipo di solventi impiegati per preparare l'inchiostro, dalla sua viscosità e, naturalmente, dal grado di assorbenza della carta. Una carta patinata tenderà ad avere lunghi tempi di asciugatura e scarsa penetrazione dell'inchiostro. Lavorare con il pennino molto carico di inchiostro può prolungare i tempi di asciugatura, producendo però effetti gradevoli, come addensamenti del tratto in alcuni punti e sfumature.
Intensità del colore
L'intensità del colore dipende dalla quantità di pigmento o colorante utilizzato nell'inchiostro e dalle loro qualità. Un inchiostro saturo avrà una colorazione intensa, che diminuisce man mano che viene diluito.
Trasparenza e potere coprente
In generale, gli inchiostri trasparenti sono costituiti da coloranti solubili (all'anilina). Gli inchiostri coprenti contengono pigmenti inorganici.
Lucentezza o opacità
La lucentezza dell'inchiostro, dopo l'asciugatura, dipende dalla sua composizione. L'inchiostro di China preparato con nerofumo puro e finissimo e gommalacca ha un'ottima lucentezza, che si conserva anche su carte assorbenti.
- pigmento o colorante: la sostanza che conferisce all'inchiostro il suo colore
- solvente: veicolo nel quale sono solubilizzati o dispersi i componenti*
- leganti: sostanze che mantengono in sospensione il pigmento e/o rendono ottimale la viscosità (per esempio la gomma arabica)
- additivi: sostanze funzionali, per esempio, a preservare l'inchiostro (come l'acido salicilico o l'acido fenico)

* In generale, gli inchiostri destinati alla scrittura sono su base acquosa, quelli per la stampa hanno una base oleosa

Inchiostri e colori usati in calligrafia

- inchiostri commerciali per calligrafia
Sono inchiostri preparati appositamente per la calligrafia e sono disponibili in una vasta gamma di colori. Hanno una maggiore quantità di pigmento rispetto agli inchiostri stilografici e sono studiati per aderire al pennino senza che ci sia bisogno di intingerlo frequentemente.
- inchiostri stilografici
destinati all'uso con la penna stilografica, sono inchiostri dotati di grande scorrevolezza. Generalmente non hanno una grande resistenza alla luce e sono adatti più all'esercizio che alla produzione di lavori definitivi. Sono economici e formulati in moltissimi colori.
- inchiostri di china
gli inchiostri di china moderni differiscono da quelli antichi nella composizione dei leganti, ma hanno come base sempre il nerofumo, che ne conferisce la caratteristica colorazione viva e intensa, difficile da raggiungere in altri inchiostri. Ne esistono moltissimi tipi in commercio, in formulazioni liquide, pastose o solide. L'inchiostro Sumi, per esempio, si trova in forma liquida o in bastoncino, che si prepara al momento dell'uso stemperandolo con acqua distillata. Permette una straordinaria finezza di tratto.
- inchiostro ferro gallico
esistono molte formulazioni di questo inchiostro. È possibile acquistarlo pronto o prepararlo da soli, seguendo una delle molte ricette disponibili.
- mallo di noce
L'inchiostro al mallo di noce è molto utilizzato nell'esercizio calligrafico, perché è economico, si prepara facilmente in pochi minuti, non macchia e offre gradevoli sfumature di marrone.
- tempere
L'utilizzo delle tempere in calligrafia è molto frequente. Generalmente si utilizzano tempere extra fini in tubetto, che vengono diluite con acqua distillata fino alla consistenza desiderata e vengono depositate sul pennino con il pennello. Aderiscono bene sui supporti (anche su basi di colori acrilici o su fondi di gesso), sono molto coprenti e disponibili in moltissimi colori.
- colori acrilici
I colori acrilici in tubo o vaso sono molto utilizzati nella preparazione dei fondi, sono solubili in acqua, asciugano rapidamente e si possono miscelare tra loro. Non è raccomandabile il loro uso con il pennino, in quanto tendono a diventare gommosi quando asciugano e si incollano al pennino, con il rischio di renderlo inutilizzabile.